Un Attilio Fontana sereno e rilassato ha parlato ai giornalisti a margine della presentazione del “road show” di Fili in centro a Varese. Oltre ai temi della mobilità, ha fatto un accenno alla situazione politica, in particolare al rapporto con la sua vice, Letizia Moratti. Il presidente della Regione ha confermato quanto comunicato nella serata di venerdì 30 settembre: «Ho evidenziato alla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, in maniera chiara e inequivocabile, che il nostro rapporto fiduciario, sul piano del posizionamento politico, si è incrinato. Una decisione definitiva ci sarà dopo un confronto con i leader del centrodestra».

La Moratti aveva detto in un’intervista alla Rai di essere disponibile ad una candidatura e di aver lavorato alla creazione di una rete civica in vista di questa opportunità, prospettatale, a suo dire, nel periodo Covid quando venne chiamata a far parte della giunta regionale. I rapporti tra Fontana e Moratti sono incrinati, ma su una cosa l’ex sindaco di Varese è sicuro: «Il centrodestra andrà unito alle prossime elezioni, ne sono certo al 100%», ha risposto a chi gli chiedeva un commento.

Al fianco di Fontana si schiera anche il consigliere regionale Giacomo Cosentino, anima di Lombardia Ideale, con il Governatore alla presentazione del progetti di FNM e Regione Lombardia: «La nostra lista a sostegno del Governatore Fontana per le elezioni regionali 2023 sta raccogliendo sempre maggiori adesioni e possiamo dire di essere a un punto molto avanzato in vista del suo completamento. Si tratta di una lista di alto profilo, che sarà presente in tutte le 12 province lombarde, composta da figure d’eccellenza nei diversi ambiti della società. Fontana per noi è sempre stato ed è l’unico candidato possibile a guidare la nostra Regione nei prossimi anni – afferma Cosentino -. Siamo molto sorpresi dalle prese di posizione della vicepresidente Letizia Moratti, la quale, dopo aver beneficiato della fiducia del Presidente, nel momento più importante per la nostra Regione e per tutto il Paese, non ha trovato di meglio da fare che anteporre le proprie ambizioni personali al bene comune, oltre che comportarsi in modo assai discutibile nei confronti di Fontana».