Con un’intervista a la Repubblica Carlo Cottarelli sembra chiudere definitivamente la porta ad una candidatura per le elezioni regionali lombarde. La posizione del senatore Pd, che era tra i nomi in lizza per una candidatura a Presidente col sostegno di una coalizione ampia formata da Pd e Terzo polo, si è frantumata con l’ufficializzazione della candidatura di Letizia Moratti sostenuta da Renzi e Calenda. «Questo combattimento tra le due anime della parte politica a cui sento di appartenere non mi sento di farlo», ha detto Cottarelli.

La rottura di una possibile coalizione con il Terzo Polo ha complicato la scelta del Partito Democratico che fino ad ora aveva sempre cercato di perseguire una strategia che puntasse a costituire una coalizione ampia. Tolta la disponibilità di Italia Viva e Azione e dato quasi per certo il rifiuto del Movimento 5 Stelle al partito non resta che guardare a sinistra. L’assemblea regionale, oltre che le parole del segretario Letta, hanno chiuso qualunque possibilità di sostegno a Moratti.

Il nome sul quale i dem fanno il pressing in queste ore è quello dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, già protagonista della stagione politica che ha archiviato l’amministrazione di centrodestra in città in una sfida diretta proprio con Letizia Moratti. Si tratta però di un’operazione complicata dalle resistenze di Pisapia stesso.

I nomi alternativi sono quelli del sindaco di Brescia Emilio Del Bono o della candidatura lanciata da Medicina Democratica di Vittorio Agnoletto. Una parte importante del Pd punta però all’organizzazione delle primarie per la definizione della candidatura e questo potrebbe ampliare il campo ma sull’ipotesi resta scettico il senatore Pd, il varesino Alessandro Alfieri: “Credo che sia un errore in questa fase – dice oggi in un ‘intervista al Corriere della Sera – perché invece di allargare la coalizione rischia di restringerla”.