La decisione di Letizia Moratti, con l’abbandono della giunta regionale di centrodestra, sembra aver buttato la palla nel campo opposto con i partiti del centrosinistra impegnati a immaginare i margini di una candidatura che possa tenere insieme le proprie identità, una coalizione ampia e la possibilità di vittoria, che in Lombardia non è mai stata così contendibile.
Le opzioni in campo potrebbero essere quella di Carlo Cottarelli, che ieri ha dichiarato “Se qualcuno venisse con un’offerta, ci penserei”; Letizia Moratti, che non fa mistero di avere le idee molto chiare su una propria candidatura; e un’operazione più ampia che coinvolga le primarie.
Letizia Moratti sta muovendo da tempo un’organizzazione pronta a sostenere la sua candidatura e nel Terzo Polo, sponda Italia Viva, è stato proprio Matteo Renzi a parlarne esplicitamente “se fossi il segretario del Pd le telefonerei subito”.
La figura dell’ex vicepresidente è però difficile da far digerire all’interno del Pd. Oggi Pierfrancesco Maran, che questa settimana è stato a Varese al fianco del consigliere varesino Samuele Astuti, lo dice senza giri di parole in un’intervista al Corriere: “La candidatura di Moratti nel centrosinistra sarebbe fortemente divisiva”. Maran ribadisce che “la miglior opzione che abbiamo sono le primarie”.
La manifestazione a Milano con Moratti e Cottarelli
Un appuntamento da osservare con grande attenzione sarà la manifestazione per la pace di sabato 5 novembre a sostegno del popolo ucraino all’Arco della Pace. Un’occasione dove lo scenario politico lombardo potrebbe avere uno spazio importante, insieme allo scopo per cui è stato organizzato l’appuntamento.
La manifestazione è stata convocata dal leader del Terzo Polo Carlo Calenda, ma in piazza ci saranno anche esponenti del Pd, da Maran a Gori al varesino Alessandro Alfieri, e proprio i due protagonisti del dibattito degli ultimi giorni: sarà la prima iniziativa politica a cui Letizia Moratti partecipa dopo le dimissioni dalla giunta Fontana e ci sarà anche Carlo Cottarelli.